Il Ponte della Speranza
“Ridi pure quanto vuoi! Ma ti dico che quel ponte è benedetto dagli Dei, fidati! Non mi sto inventando nulla, ho le prove! Un’amica di mia cugina era disperata perché aveva perso il suo figlioletto nella folla del mercato un giorno, una creaturina di due anni, sparita nel nulla! L’ha cercato per giorni in ogni angolo della città, in tutti gli orfanotrofi, ma niente! Poi è andata a pregare al ponte, ed ecco che ritrova il figlio come per magia! E non è l’unica! Alcuni dicono di essere diventati ricchi con una preghiera! Alcuni addirittura potenti! Magia, dici? Poco mi importa, che siano Dei, arcanisti o demoni. Tu credi pure quello che ti pare, ma appena la mia preghiera sarà ascoltata dirò addio a questa schifosa vita da lavandaia…”
Racconto di una lavandaia di Enjavai-jrelvar.
Città di antica origine elfica, Enjavai-jrelvar è sede del Consiglio degli 8 Anelli, detentore della magia arcana di Rhea. Non sorprende, dunque, che qui si sprechino fra il popolino le testimonianze di grandi misteri avvolti da un sentore di esoterismo.
Fra quelle più recenti vi è la storia del Ponte della Speranza. Situato nella periferia popolare della città, era noto in passato per i tristi aneddoti di chi vi andava a porre fine alla propria vita. Tuttavia, da alcuni anni a questa parte, si mormora fra la povera gente che il ponte esaudisca le preghiere dei disperati che vi si recano a cercare un’ultima speranza.
Nessuno sa da cosa derivi il potere del ponte, alcuni lo ritengono un luogo sacro, e vi affiggono le insegne del dio in cui credono. Altri lo ritengono magico, e portano così offerte per aumentare la propria possibilità di essere ascoltati ma non mancano anche molti altri convinti che sia infestato da demoni ingannatori, tenendosene così ben alla larga e consigliando agli amici di fare altrettanto.
Quello che si sa con certezza è che non ci sono regole che definiscano quando una preghiera verrà esaudita, o se lo sarà affatto. Anche per questa ragione è facile trovare un poveretto che passa giornate intere a pregare sul Ponte, attendendo una risposta, anche fino alla morte.
